U.T.A. – Unità Trattamento Aria
L’inquinamento ambientale è da sempre al centro dell’attenzione, ma soltanto da pochi anni viene diversificato tra inquinamento ambientale esterno (inquinamento outdoor) e contaminazione dell’aria in ambienti chiusi (inquinamento indoor).
Nell’aria respirata in ambienti chiusi (l’uomo vi trascorre circa il 90% del tempo) sono presenti due diverse forme di inquinamento:
1) DI ORIGINE ESTERNA
2) DI ORIGINE INTERNA
Gli agenti inquinanti provenienti dall’esterno, passano attraverso i filtri, o si depositano lungo le pareti dei condotti e vengono direttamente immessi nei locali attraverso i diffusori.
Le particelle nei condotti formano uno strato poroso che, nel tempo, trattiene tutti gli inquinanti e i batteri patogeni, con il tempo si formano anche muffe e funghi i quali sono molto pericolosi poichè sono responsabili di numeroso malattie e infezioni alle vie respiratorie. Anche i pollini e gli allergeni sono trattenuti nelle condotte e poi rilasciati, questo porta a malattie e allergie.
La sanificazione di impianti Unità di Trattamento Aria è obbligatoria.
La necessità di assicurare una buona qualità dell’aria è affrontata a livello normativo nella Gazzetta Ufficiale del 15 Maggio 2008, nel nuovo testo unico che tratta il tema della contaminazione e del cattivo stato igienico degli impianti aeraulici.
ARTICOLO 63 del decreto sulla bonifica:
Il comma 1° dell’art 63 prevede che ”i luoghi di lavoro devono essere conformi ai requisiti indicati nell’allegato IV” e che è il datore di lavoro che ha il dovere di provvedere a far effettuare tali controlli, pena ”l’arresto da tre a sei mesi o l’ammenda da 2.000 a 10.000 euro”.
Nella normativa sulla bonifica emerge che al precedente profilo sanzionatorio se ne possano aggiungere altri due:
Uno di natura civilistica (risarcimento del danno biologico e morale) e uno di natura penalistica (reato colposo).