Il topo comune (Mus Musculus) è un piccolo mammifero roditore della famiglia dei Muridi. Viene anche chiamato topo domestico, per differenziarlo dal topo selvatico.
Si tratta della specie di gran lunga più diffusa del genere Mus, rappresentato nel mondo da una quarantina di specie: il topo domestico si può infatti trovare comunemente in quasi tutti i paesi del mondo, spesso al fianco degli umani, che involontariamente gli procurano vitto ed alloggio, ma non sempre in armonia con loro, in quanto i topi possono arrecare danni anche ingenti alle colture ed alle dispense di cibo, oltre a rendersi vettori di una serie di malattie, come la leptospirosi.
Distribuzione
Probabilmente originaria dell’Asia Centrale, la specie si è diffusa al fianco dell’uomo, tramite i commerci via terra e mare, praticamente in tutto il mondo. Specie estremamente adattabile e spiccatamente sinantropa, il topo vive praticamente in qualsiasi luogo che gli offra un recesso in cui potersi nascondere e sfamarsi. Lo si trova perciò in ambienti urbani e suburbani, dove vive a qualsiasi altitudine, mentre è una presenza piuttosto rara nelle aree rurali in quota e negli ambienti boschivi
Aspetto
I topi adulti misurano una ventina di centimetri, di cui lIl pelo corto e lucente, varia individualmente dal brunastro al nero. Esso ricopre interamente il corpo, tranne zampe, orecchie, coda e punta del muso, che sono quasi del tutto glabre e di colore grigio-rosato.a metà o poco meno spetta alla coda: il peso invece oscilla fra i 10 ed i 25 grammi.
Riproduzione
I topi sono in grado di riprodursi durante tutto l’anno: nel caso in cui il cibo sia disponibile con continuità, la femmina può partorire e rimanere nuovamente gravida praticamente in continuazione, con un massimo di quindici parti annuali. Il ciclo estrale delle femmina dura circa 5 giorni, mentre l’estro vero e proprio dura una ventina d’ore. Quando numerose femmine vengono costrette a vivere assieme, tuttavia, esse tendono a non andare mai in estro, mentre se vengono messe in contatto con l’urina di un maschio, l’estro sopraggiunge dopo tre giorni.
Per accoppiarsi con la femmina, il maschio la corteggia emettendo richiami ultrasonici su frequenze che vanno dai 30 ai 110 kHz, e nel frattempo seguendola ed annusandola insistentemente. Il maschio, comunque, emette tali richiami anche durante e dopo l’accoppiamento, anzi alcuni soggetti possono emettere richiami del genere anche solo annusando dei feromoni femminili. Per la loro complessità e per il fatto che la tonalità e la complessità di tali versi variano da individuo a individuo, questi richiami sono stati accostati alle melodie degli uccelli.
Anche le femmine sono in grado di emettere richiami ultrasonici, tuttavia raramente lo fanno.
Dopo l’accoppiamento, la femmina sviluppa un tappo vaginale che persiste per un giorno e le impedisce di essere montata da altri maschi. La gestazione dura all’incirca tre settimane, al termine delle quali vengono dati alla luce un numero di cuccioli che varia fra i 3 ed i 14. La femmina li accudisce in solitudine, tendendo ad allontanare i maschi per evitare episodi di cannibalismo.
Alimentazione
Si tratta di animali tendenzialmente onnivori: mangiano perlopiù prodotti di origine vegetale, ma all’occorrenza non disdegnano carne e latticini.
Il topo ricava l’acqua di cui necessita per la maggior parte dal cibo: in ogni caso necessita anch’esso di bere ogni tanto. Per integrare la propria dieta, non esita infine a praticare la coprofagia.