Rodenticidi acuti e sub acuti

rodenticidi acuti e sub acuti sono così definiti perchè sono in grado di portare alla morte un individuo in meno di 24 ore.

Questi veleni però presentano anche degli inconvenienti, per prima cosa non dispongono di antidoti efficaci e anche quelli di cui si dispone dell’antidoto sono talmente rapidi nella loro azione che è difficoltoso capire i sintomi di un avvelenamento e somministrare in tempo il giusto antidoto.

I veleni acuti e sub-acuti sono molto potenti ma talvolta, paradossalmente, di scarsa efficacia poichè i topi sono animali scaltri e diffidenti e dopo essere stati avvelenati da una dose non letale associano ciò che ha provocato il malore con quello di cui si sono nutriti. Da quel momento il topo diffiderà dall’assumere ancora quella sostanza.


Gli anticoagulanti di 1° e 2° Generazione

Il WARFARIN venne scoperto casualmente come prodotto della fermentazione di una specie di trifoglio; Fermentando, produce dicumarolo, che a causa del suo effetto anticoagulante causò una consistente morìa di capi negli allevamenti del Winsconsin. Da questo momentò si inizio ad usare come topicida.

Il Surmolotto o Rattus Norvegicus però negli anni divenne immune al veleno costringendoci a trovare nuove soluzioni:

Gli anticoagulanti di 2° generazione

La molecola del BRODIFACOUM, DIFENACOUM e Il BROMADIOLONE inibiscono l’attività dell’enzima k, enzima necessario per la produzione di vitamina k, la quale regola il processo di coaugulazione. Causano la morte per dissanguamento della vittima.